Mostra fotografica VOLTI DI DONNE del fotoreporter UGO PANELLA
Festival Fotografico Europeo
Mostra fotografica Volti di Donne di Ugo Panella
I volti raccontano la vita delle persone.
Sono le impronte con le quali viaggiamo e raccontiamo agli altri emozioni ed esperienze.
Donne che abitano latitudini lontane, che vivono realtà meno patinate delle nostre, portano con orgoglio gli insulti del tempo perchè è il loro patrimonio di vita e non intendono cancellarlo con additivi chimici che rendono tutte uguali e tutte banali.
La bellezza è nei loro sguardi, nella dignità estrema con cui affrontano vite difficili che non chiedono di fermare il tempo ma di raccontarlo con fierezza.
A loro ed alla loro forza dedico questi pochi ritratti.
Ugo Panella, inizia la carriera di fotogiornalista documentando i conflitti del Centro America alla fine degli anni ’70, in particolare la guerra civile in Nicaragua e più tardi quella in Salvador. Ha raccontato la vita negli slums di Nairobi, il lavoro di migliaia di uomini che per pochi dollari al giorno, smantellano navi cargo in disuso nel porto di Cittagong in Bangladesh, la vita in un cimitero del Cairo abitato da quasi due milioni di senza tetto e che hanno fatto delle tombe la loro casa.
Il suo lavoro lo ha portato anche in Albania, Argentina, India, Sri Lanka, Filippine, Cipro, Palestina, Somalia, Etiopia, Afghanistan, Iraq.
Nel 2001, in Sierra Leone, ha affiancato l’impegno di I.M.C. (International Medical Corp) nel recupero dei bambini soldato, mentre con Handicap International ha seguito i campi profughi per i mutilati della guerra civile.
Nel 1998 è stato il primo fotogiornalista, insieme all’inviata esteri di Repubblica Renata Pisu, a denunciare in Bangladesh la condizione di migliaia di ragazze sfigurate dall’acido solforico per aver rifiutato le avances di uomini violenti. Il suo reportage è stato pubblicato dalle maggiori testate internazionali, portando all’attenzione del mondo questo dramma, tanto da costringere il governo a varare leggi severissime contro i responsabili di tali crimini.
Attualmente, in collaborazione con Soleterre, sta seguendo un progetto articolato in quattro continenti sui tumori infantili derivanti da disastri ambientali, documentando i progetti sanitari e l’assistenza alle famiglie dei bambini malati. Collabora assiduamente con Pangea onlus documentando i loro progetti di microcredito in India e Afghanistan.
Nel 2009 a Sarzana, ha ricevuto il premio al fotogiornalismo Eugenio Montale.
Le sue immagini fanno parte di collezioni pubbliche e private, tra cui l’Archivio Fotografico Italiano.
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