Emilia Persenico e le donne vittime di abusi: quando l’arte diviene strumento di sensibilizzazione
Dal 16 al 31 maggio lo studio di Busto Arsizio ospita l’esposizione di Emilia Persenico, un’artista che con le sue opere dà voce alle donne che in tenera età sono state vittime di abusi in ambito familiare.
Quello della violenza domestica e di genere è purtroppo un tema di grande attualità e le cronache riferiscono quasi quotidianamente di donne e bambini aggrediti e abusati tra le mura di casa. Lo scorso 3 aprile la Camera ha approvato il disegno di legge c.d. Codice Rosso, che rafforza la tutela delle vittime, intervenendo sul codice penale e sul codice di procedura penale e che ora è al vaglio del Senato. Tra le principali novità, si segnala l’inasprimento delle pene per i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, di atti persecutori e di violenza sessuale; l’inserimento nel codice penale del delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (nuovo art. 583 quinquies c.p.); la procedibilità d’ufficio per il reato di atti sessuali con minorenne. Si accelera inoltre lo svolgimento delle indagini, al fine di consentire l’immediata instaurazione del procedimento penale e l’adozione di provvedimenti a tutela delle vittime.
La nuova legge risponde all’esigenza di creare un sistema normativo coordinato a livello internazionale, che consenta la protezione e l’assistenza a favore di tutte le vittime di violenza.
All’impegno legislativo si affiancano numerose iniziative di sensibilizzazione alla non violenza: il linguaggio universale dell’arte diviene in questa mostra un innovativo strumento di comunicazione, con cui Emilia Persenico ci offre l’opportunità di riflettere su un tema così delicato, che richiede una nuova generale coscienza sociale.